Le Fronde del Nemeton

Alle origini il bosco era la nostra casa, il nostro rifugio, il nostro cibo, il nostro maestro. Al suo interno c’era un luogo speciale, Il Nemeton. Un Luogo Sacro. Un Luogo Vivo. Questo è un luogo virtuale, ma vivo, in costante crescita , mutamento, espansione. Alla strega, mago o pagano, per il viandante che qui si è fermato.... Il mio benvenuto!

Meditazione

MEDITAZIONE


di Moonlord

Quando, anni fa, ho iniziato ad interessarmi alla meditazione ho incontrato serie difficoltà. Le informazioni reperibili riguardavano quasi esclusivamente la meditazione orientale (buddista, zen, indiana ecc.), tutti sistemi che non si allineavano bene al tipo di evoluzione che io ricercavo. Paradossalmente, gli spunti migliori li ho avuti dal training autogeno e dai libri di magia.

Quindi da dove cominciamo? Da testi fondamentali? Dalla posizione?....

No dal respiro. La sua importanza è fondamentale, noi siamo vivi perché respiriamo e ci manteniamo vivi perché mangiamo. Dove “il mangiare “ è la posizione tenuta nella meditazione.

Respiriamo, quindi …. continuate a respirare…. ora riflettete un attimo a come state respirando: potreste respirare ad intervalli brevi e “corti” incanalando poco ossigeno per volta, oppure in maniera più profonda ma irregolare. Il modo in cui respiriamo riflette il nostro stato interiore ed i nostri vizi di forma.

Imparare a respirare bene serve non solo alla meditazione ma anche alla nostra vita quotidiana. Respirare correttamente serve a rendere molto di più nello sport, ad esempio, un respiro calmo, modulato, ci fa stancare meno nelle passeggiate in montagna, ci aiuta anche ad avere meno gonfiori addominali.

Dunque come respirare nella meditazione? Quando non esistono problemi anatomici che lo impediscono (setto nasale deviato, ecc.), si deve inspirare con il naso ed espirare con la bocca.

L’inspirazione deve essere lenta e graduale, e riempire l’intera cavità dei polmoni, non come accade quasi sempre la sola cavità superiore. Si deve sentire la propria pancia espandersi e contrarsi insieme ai polmoni (in questo modo state spingendo il diaframma verso il basso).

Per valutare la vostra respirazione provate a respirare poggiando una mano sulla pancia: se avrà uno spostamento abbastanza ampio state respirando correttamente; se il movimento è appena percettibile allora state usando solo la parte superiore dei vostri polmoni.

Prendetevi tutto il tempo necessario, senza fretta, inspirate, espirate, lentamente; inspirate, trattenete il respiro, espirate. Non dovete rimanere in apnea ma dovete rilasciare il respiro prima che diventi fastidioso. Ricordate che vogliamo rilassarci.



Le posizioni migliori che ho potuto sperimentare sono quella del semi loto del loto e sdraiati a terra con le gambe flesse, le braccia lungo i fianchi, leggermente divaricate e con i palmi verso terra. Anche le piante dei piedi devono essere poggiate a terra. Questa ultima posizione la ritengo la migliore nelle meditazioni il cui fine principale è quello di rilassamento e di pulizia energetica.

Regolarizzato il vostro respiro, immaginate che con l’inspirazione immettiate nel vostro corpo pensieri allegri, tranquilli, rilassanti; praticamente l’aria immessa nei polmoni diventa veicolo di pensieri positivi. Espirando invece immaginate che tutti i pensieri negativi come angosce, rabbia, rancore, invidia, ecc. escano dal vostro corpo e si disperdano nell’aria. Continuate così per alcuni minuti.

Vi sentite calmi, rilassati e purificati? No? Allora soffermatevi ancora su questo esercizio, prendendovi tutto il tempo necessario, altrimenti passiamo alla fase successiva.


Continuando a respirare come sopra descritto, iniziamo quello che definisco radicarsi con la Terra.

Si inizia con la mano opposta a quella con cui si scrive. Poniamo che sia la sinistra. Iniziate a sentirla pesante, fate fatica a muoverla, visualizzatela connessa con la Terra.

La mano è come se fosse sepolta o perlomeno affondata in parte nel terreno. Si è collegata con la terra, fa parte di essa e ne trae energia. Le vostre dita sono radici che affondano nel terreno (immaginario se lavorate in casa), traendo da esso energia, e sicurezza.

Quando riuscite a sentirla come descritto, passate al braccio (fino alla spalla), sentitelo che lentamente diviene sempre più pesante. Poi tocca alla mano ed al braccio destro (in questo caso).

Successivamente passate al piede ed alla gamba sinistra (sempre in questo esempio),per poi rivolgere la vostra attenzione all’altra gamba, sempre partendo dal piede. Anche i vostri piedi diverranno la base delle radici (dita) che vi ancoreranno, proprio come un albero, a terra.

Fatto questo, passate all’inguine, al busto.

Qui è necessaria una precisazione, arrivati al busto, sentendo la pressione verso la Terra, alcuni potrebbero sentire un senso di soffocamento. E’ importante, a questo punto ribadire a noi stessi, con maggior convinzione, che non influisce con il respiro. Anzi il radicamento ci aiuta a respirare meglio. Poi si passa al collo, e qui si potrebbe ripresentare il problema della respirazione e va risolta allo stesso modo. Infine alla testa.

Potremmo avvertire una spinta del cranio verso il basso, in particolare della mandibola, se accade assecondatela.

Ovviamente nel contempo avrete continuato a respirare.


Cosa manca … i capelli !

Sentite il punto di contatto tra la testa ed il bulbo pilifero. Non è semplice questo, ma con il tempo arriverà questa percezione. Anche i vostri capelli sono le vostre radici spirituali che affondano nel terreno. Sentiteli espandersi, protendersi verso la profondità della terra.


Restate in questo stato di rilassamento, senza pensare a nulla, senza costrizioni per alcuni minuti, al massimo 20. Successivamente ritornate allo stato vigile di partenza svolgendo all’inverso gli esercizi esposti. Partiamo dalla testa, anzi dai capelli, ed arriviamo fino alla mano opposta a quella con cui si scrive.


Il primo esercizio è terminato, ed è l’esecuzione migliore per ottenere un rilassamento sempre più profondo.

Radicarsi con la Terra significa , quindi, fondersi a livello psichico, energetico, e spirituale, con la Terra e con il suo potere di custodire, rigenerare, guarire.

Significa entrare in contatto con l’energia che la Terra , come Elemento, come Essere Vivente (natura), come Divinità, incarna.

Ovviamente questa non è una cosa che avviene da subito, è necessario praticare seriamente ed a lungo.

                                                                                                                                 Fine prima parte




Meditazione parte seconda


La Pulizia e Purificazione Energetica (08-09-2011)

Useremo questo esercizio non solo per il rilassamento ma anche per scaricarci dell’energia negativa che abbiamo accumulato e perché no ricaricarci di energia “pulita”.

Sdraiatevi come descritto precedentemente, iniziate la respirazione per rilassarvi (qualche minuto, dovrebbe essere sufficiente), poi iniziate il radicamento sempre iniziando con la mano opposta a quella con cui si scrive. Iniziate a sentirla pesante, fate fatica a muoverla, visualizzatela connessa con la Terra, proseguendo poi con il resto del corpo come nell’esercizio precedente.



Restate in questo stato di rilassamento, senza pensare a nulla, senza costrizioni per alcuni minuti, poi nell’atto di inspirazione visualizzate l’aria brillare di una luce dorata, azzurra, o argentea (va bene anche un mix dei tre colori).

Percepite come questa luce penetri in voi espandendosi dai polmoni fino alle unghie dei piedi, ed ai capelli, e mentre lo fa, pulisce.

Il respiro di luce purifica, pulisce, rigenera il vostro corpo, la vostra anima, il vostro spirito.

Trattenete per un po il respiro (ricordate che non deve diventare fastidioso), poi espirate.

Visualizzate l’espirazione come una sorta di fumo grigio-nerastro che proviene da ogni angolo del vostro corpo, esce da voi per penetrare nella terra , quindi se vi trovate in appartamento visualizzatelo uscire dalla finestra, o attraverso il pavimento (meglio la finestra) penetrare nel terreno superare le fondamenta e disperdersi nella nuda terra. Per essere rigenerato e trasformato da Madre Terra, in qualcosa di utile e costruttivo.

Fate nove respiri di questo tipo.
Continuate a respirare (senza visualizzare la luce od il fumo) in stato di rilassamento e radicati, senza pensare a nulla, senza costrizioni per alcuni minuti.


Se lavorate in appartamento visualizzatevi in una piccola radura in un boschetto.
Successivamente percepite il caldo ed amorevole abbraccio della terra mentre lentamente iniziate a sprofondare attraverso le foglie prima ed il terriccio dopo.

Continuate a respirare, il fatto di essere ricoperti di terra non ve lo impedisce, anzi vi sentite sicuri e protetti.

Chiedete alla Terra di prendersi cura di voi, donandovi un po della sua forza, della sua saggezza.

Continuate a respirare in stato di rilassamento per alcuni minuti.

Ringraziate la Terra.
Riemergete lentamente dalla terra, sentite il leggero soffio del Vento, ed il tiepido tocco del Sole.
Ritornate allo stato vigile di partenza svolgendo all’inverso gli esercizi gia esposti. Partiamo dalla testa, anzi dai capelli, ed arriviamo fino alla mano opposta a quella con cui si scrive. Aprite gli occhi.

Ricollegatevi con il “Qui” ed Ora” al vostro presente. Aiuta mangiare qualcosa di dolce.

Se l’esercizio è stato svolto a dovere dovreste sentirvi non solo più rilassati ed in pace con voi stessi, ma anche carichi di energia.

L'ascolto di una musica adatta, in grado di rilassarvi, nonchè l'uso di un incenso possono sicuramente aiutare la pratica (non solo riguardo questo esercizio, ma qualsiasi  pratica meditativa).

La musica dovrebbe stimolare la quiete interiore, indurre le onde alpha e theta nel cervello. In commercio si trovano diverse pubblicazioni in grado di farlo.
L'inceso deve purificare l'ambiente e la persona e stimolare il processo di rilassamento della mente verso le onde   alpha e theta. Una miscela di Olibano (1parte), Salvia (3parti), lavanda (1parte) servirà degnamente allo scopo. Trituratela in un mortaio e bruciatela su dei carboncini appositi.
Questa mistura aiuterà la vostra concentrazione e fornirà un supporto di protezione e purificazione.

Moonlord
Meditazione Parte terza (15-09-2011)
La stanza

Ripetiamo il primo esercizio finchè non saremo in uno stato di calma e serenità, radicati con la Terra.
Rimanete in questo stato per qualche minuto, in seguito visualizzate intorno a voi una stanza, con una porta chiusa, con una finestra e o un balcone chiusi anch’essi, solitamente consiglio di visualizzarla celeste o blu, ma va bene qualsiasi colore che a voi dia tranquillità e sicurezza.

Se volete potete arredare la stanza, altrimenti lasciarla spoglia. Consiglio almeno all’inizio, di non inserire troppa mobilia, per non distrarsi eccessivamente.
Questo è il vostro regno. Qui nulla può entrare e nuocervi, nulla può entrare senza il vostro permesso.
Potete visualizzarvi in piedi, seduti in poltrona… in realtà come volete, come vi fa stare meglio.
Prendetevi un po di tempo per sentite la forza di questa stanza, percepitela come vostra. come inviolabile.
Ora iniziate a lasciare libera la mente.

Presto delle immagini inizieranno ad affiorare, potreste vederle dalla finestra (o balcone) oppure potranno entrare o apparire nella stanza, se sono immagini che vi turbano o danno sensazioni non gradevoli, accompagnatele fuori dalla porta, con gentilezza ma con fermezza, ricordate che questo è il vostro regno inviolabile.

Per quello che vedrete al di fuori della stanza, se sono immagini che vi turbano, fate il gesto di girare pagina, conducendole così lontano da voi.

Le immagini che arriveranno possono essere di qualsiasi tipo, ma potreste “vedere” animali, persone, esseri non appartenenti alla realtà ordinaria ( il mondo che percepiamo nello stato di veglia). Oppure potreste percepire o vedere, grotte, costellazioni, boschi, ecc Potreste anche trovarvici nel mezzo, senza più riuscire a vedere la vostra stanza. Ricordate sempre che con un semplice atto di volontà, in un attimo tornerete nella vostra stanza , nella vostra fortezza spirituale.

Rimanete così per un po’ per quanto riuscite a stare senza sforzo. Poi Cancellate lentamente la stanza ; lentamente iniziate a riprendere contatto con il vostro corpo.

Tenete un diario di ciò che vedete, sentite o provate, è importante, per registrare i vostri progressi e per rileggere situazioni, che al momento non vi dicono nulla, e che in seguito potrebbero rivelarsi significativo.

E’ utile alla fine mangiare qualcosa di dolce, e bere, per riconnettersi, al Qui ed Ora, al presente, ed al mondo fisico.




Moonlord